Al Negombo alla ricerca dell’eterna giovinezza con “Ixya” la Spirulina d’Ischia

Al Negombo alla ricerca dell’eterna giovinezza con “Ixya” la Spirulina d’Ischia

È vecchia come il mondo, con i suoi 3 miliardi di anni e anzi, si deve anche a lei, la formazione dell’ ossigeno nell’atmosfera.

Non è una semplice alga ma un cibo, o meglio, un superfood non solo impiegato nel settore alimentare ma anche in quello cosmetico, nella produzione di biocarburanti e di fitodepurazione delle acque.

Il nostro pianeta la offre da sempre eppure, delle sue virtù miracolose, se ne parla tanto solo recentemente. Parliamo della Spirulina, una microalga verde azzurra che cresce in acque lacustri, una vera e propria fabbrica di proteine di alta qualità, circa il 65-70%, tutte altamente assimilabili; in realtà contiene anche clorofilla, sali minerali, acidi grassi essenziali e ferro. Non ha controindicazioni e, oltre a produrre queste proteine, produce tutta una serie di vitamine e soprattutto produce degli antiossidanti, il che significa mantenere “giovane” il nostro organismo e la nostra pelle.

E non è finita qui: tra le sue tante proprietà aggiungiamoci pure che aiuta a dimagrire, placando il senso della fame tramutando la massa grassa in massa magra, aumenta le difese immunologiche, fa crescere unghie e capelli, è utilissima in caso di anemia e la sua elevatissima quantità di fitonutrienti è in grado di aumentare a livello esponenziale i nostri livelli di energia, come ben sanno, ad esempio, gli sportivi che ne fanno un uso regolare.

Noi lo abbiamo scoperto solo recentemente ma, prima di noi, lo sapevano anche i Maya e gli Aztechi che il “cibo degli Dei”, regalato dal lago Texcoco in grandi quantità, era fonte di pura energia. Lo scrive lo stesso Hernàn Cortes, il famoso conquistador spagnolo, che si diceva meravigliato dell’incredibile forza e vigore di questi popoli, nonostante avessero tolto loro la possibilità di rifornimento di cibo e acqua. E si sa che la conquista di quelle terre fu impresa ardua e faticosa.

Dal Messico spostiamoci in Africa, sulle rive del lago Ciad e scopriamo che anche lì, questa microalga dal nome così familiare e talmente magica è utilizzata da secoli ed è tuttora venduta in panetti, i “dihè”.

E da terre così lontane come non poteva non arrivare nell’Isola dell’Eterna Giovinezza? Allevata e prodotta in fotobioreattori riempiti di  acque termali dei parchi ischitani, la spirulina, da qualche anno è approdata qui a Ischia, complice l’incontro tra un imprenditore napoletano innamorato dell’Isola e un grande ricercatore ed esperto di microalghe.

Filippo Polcaro, erborista e fitoterapeuta responsabile della ricerca e sviluppo dell’azienda Plants&Nature che ha sede a Casamicciola e Vincenzo Fogliano, all’epoca ricercatore alla Facoltà di Agraria di Portici, uno dei 50 Top Scientist al mondo, oggi titolare della cattedra di”Food Quality Design” presso l’Università di Wageningen, capirono subito l’importanza di tutte quelle biodiversità e condizioni ideali che solo l’Isola poteva offrire.

Le preziose acque termali si sono rivelate perfette per la produzione di Spirulina, ha il vantaggio di crescere molto rapidamente in un ambiente prettamente basico  prodotto in questi fotobioreattori che sembrano un grande acquario esposto al pubblico, è utilizzato non solo a livello alimentare ma soprattutto nella cosmesi grazie al suo straordinario effetto rimpolpante e nutritivo.

Non è stata solo un’idea ma un esperimento realizzato e perfettamente riuscito, messo in atto dalla società Plants and Nature e dal parco idrotermale Negombo, in collaborazione con la facolta di agraria (sezione acquacoltura) dell’Università Federico II di Napoli. E da allora, la magica spirulina si produce solo qui, batteriologicamente pura, straordinariamente ricca di tutte quelle proprietà tali da indurre anche ristoratori e gelatai dell’Isola ad introdurla nei loro alimenti.

Un esperimento talmente riuscito che oltre 800 sono i centri in tutta Italia a rifornirsi di quest’alga magica chiamata ormai IXYA, la spirulina d’Ischia, il cui nome richiama l’isola e il popolo Maya, magica fusione tra le acque termali e le proprietà immense della microalga. «Siamo partiti concretamente otto anni fa» spiega  Filippo Polcaro «grazie all’incontro con Vincenzo Fogliano, che adesso dirige il Dipartimento di Food Design presso l’Università di Wageningen in Olanda. Le potenzialità della Spirulina sono immense, sia se assunta sotto forma alimentare sia utilizzata nei cosmetici che produciamo e utilizziamo qui, nel Parco Termale Negombo. In particolare, abbiamo anche scoperto che questo vero e proprio tesoro naturale stimola la produzione cutanea di collagene e aiuta la formazione di acido jaluronico svolgendo così un’azione idratante, dall’effetto tonificante e distensivo».