Argan(argania spinosa)

Sono l’argan, un albero resistente e tenace che vive nelle terre aride del sud-ovest del Marocco e in alcune zone dell’Algeria, dove le mie profonde radici stabilizzano il suolo e mi permettono di essere l’ultimo baluardo contro l’avanzata del deserto del Sahara. Come molti alberi delle zone semidesertiche, ho piccole foglie coriacee, la mia crescita è lenta e il mio tronco contorto è irto di spine. Queste caratteristiche mi aiutano a proteggermi dagli animali affamati, ma c’è una scena che potrebbe sorprendere chiunque: delle capre arrampicate tra i miei rami.

Le capre hanno imparato a evitare le mie spine, non per mangiare le foglie, ma per cercare i miei frutti dorati. I miei frutti sono ovali, della grandezza di una prugna, con una buccia spessa e amara che avvolge una polpa dolce e aspra, difficile da apprezzare per gli esseri umani. All’interno del frutto, un nocciolo duro come la roccia racchiude uno o due piccoli semi preziosi, ricchi dell’olio che è alla base della vita economica di milioni di persone nella mia regione.

In passato, le capre giocavano un ruolo importante nella raccolta dei miei frutti. Una volta spolpati, i noccioli, passati attraverso l’apparato digerente delle capre, venivano recuperati per estrarre l’olio. Tuttavia, il sapore “di capra” che questo metodo conferiva all’olio non era apprezzato sui mercati esteri, e così le donne berbere hanno preso in mano il processo. Ora, lavorano insieme per rimuovere la polpa manualmente, che viene poi data alle capre, rompendo i noccioli tra due sassi, un’attività che favorisce la socializzazione ma che, con il tempo, è stata sostituita in parte da macine meccaniche.

Photo by Camping Aourir / Unsplash

Dai miei semi, si ottiene una pasta da cui viene estratto l’olio, utilizzato sia in cucina, simile all’olio d’oliva nella tradizione mediterranea, che come base per l’amlow, una crema a base di mandorle tritate e miele. Il mio olio ha molteplici usi: localmente viene impiegato per trattare malattie della pelle e disturbi cardiaci, mentre nei paesi più ricchi è diventato un prodotto di lusso, ricercato come condimento salutare e come ingrediente in cosmetici e creme antirughe.


Il mio rapporto con gli uomini e le capre è complesso. L’esportazione del mio olio ha portato prosperità, ma non sempre a mio vantaggio. In questa regione, quando gli affari vanno bene, le persone tendono a investire… in capre. E se all’inizio la scena delle capre sugli alberi può sembrare divertente, quando i miei frutti scarseggiano, queste creature cominciano a mangiare le mie foglie, danneggiandomi ulteriormente. Così, anche se il mio olio porta ricchezza, devo sempre affrontare la sfida di sopravvivere, tra la siccità e le capre che mi circondano.

Ma il gusto di capra che ne derivava non riscuoteva il consenso del mercato estero:ecco perché le donne berbere, in gruppo, tolgono a mano tutta la polpa (che naturalmente danno da mangiare alle capre) per poi rompere i noccioli, in maniera tradizionale, tra due sassi. (Questo procedimento dai risvolti socializzanti sta rapidamente cedendo il passo a moderne macine meccaniche.) I semi vengono tritati per ottenere una specie di pasta da cui si estrae l'olio, che ha gli stessi usi dell'olio d'oliva nella cucina mediterranea e costituisce la base per l'amlow, una crema di mandorle tritate e miele.

L'olio viene usato localmente per curare malattie della pelle e disturbi cardiaci, mentre va di moda nelle nazioni ricche come condimento sano (e costoso) per le verdure e come base di prodotti per capelli e creme antirughe. Il rapporto tra uomini, capre e argan è complesso. Le entrate derivanti dall'esportazione dell'olio non fanno necessariamente il bene degli alberi, perché quando gli affari prosperano, in quella regione tradizionalmente si investe in... capre. E benché vederle sugli alberi sia divertente, quando i frutti non bastano più, divorano le foglie, creando ulteriore danno.

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Al Negombo nè esiste un piccolo esemplare sulla salita alle balze introdotto da Alessandro Panizza, nè abbiamo provati parecchi ma uno solo continua a crescere lentissimo.