Grandi Giardini Italiani
L'essenza del Paradiso Franco Maria Ricci
estratti dal libro di Franco Maria Ricci
"Mi piace ricordare Anna Maria Botticelli, che ci ha lasciati troppo presto, fu lei a scrivere il libro Giardini del Negombo. Anna Maria e suo marito Ernesto frequentavano già da anni il Negombo ad Ischia, erano diventati amici del proprietario Paolo Fulceri Camerini. L'architetto Ermanno Casasco aveva appena realizzato un restyling del Parco, creando un vero filo logico tra la vegetazione mediterranea, che cercava di prendere possesso della proprietà, e il crescente numero di sculture della collezione. Voglio sottolineare la figura di Marco Castagna, il braccio operativo, e il lavoro di tutto lo staff del Negombo che si divide tra lavori nelle terme e nel parco a seconda della stagione. Tutte queste pubblicazioni sono tradotte da Clare Littlewood, architetto del paesaggio, scrittrice, traduttrice e preziosa interlocutrice." Judith Wade
Ischia è un'isola con meno pretese di Capri. Vivace, disordinata e calorosa, è una terra vulcanica, con fonti di acqua sulfurea, spesso colpita da terremoti. Qui, nel 1949 sbarcarono il musicista inglese William Walton con la moglie argentina Susana. Sopra alla baia di Forio, ai piedi del monte Zaro, su una colata lavica, costruirono una villa che venne circondata da un grande e maestoso giardino botanico, oggi chiamato "La Mortella", dal nome del mirto che lì cresce quasi ovunque. Affidarono la realizzazione dello spazio all'architetto paesaggista Russell Page, che creò un progetto, nella Valle, che integrava le formazioni rocciose del posto, rispettandone così il genius loci. Nello spazio di due ettari crescono oltre tremila specie di piante mediterranee, ma anche esotiche e rare. Dopo aver creato vasche per la raccolta dell'acqua piovana, il giardino si riempie di ruscelli, laghetti, fontane e piccole piscine dove crescono i papiri, i fiori di loto e le ninfee tropicali. Per ombreggiare il giardino sono state scelte felci arboree, palme, magnoliee la Jacaranda mimosifolia che viene dall'Argentina. La Dracaena draco è una pianta rarissima nelle nostre latitudini. Lungo i sentieri si ammirano aloe, camelie, bauhinie, la Chorisa speciosa, yucche e agavi messicane, oltre a molte varietà di orchidee. Nella serra viene coltivata la ninfea Victoria amazonica, con le grandi foglie rotonde, oltre a un rarissimo rampicante delle Filippine, lo Strongylondon macrobotis, famoso per i suoi fiori verde giada. Sulla collina è stato creato un museo. con i ricordi di musicista e una sala dedicata alle fotografie di Cecil Beaton. La Fondazione William Walton desidera far diventare La Mortella un centro di studio per giovani musicisti di talento. Ogni anno offre borse di studio in collaborazione con l'Università di Harvard e d'estate, organizza una stagione di concerti con le scuole di musica di Napoli.
Firenze e Roma. Sempre a Ischia, ma nella baia di San Montano, che si affaccia sul mare, nel corso degli anni è stato creato dalla famiglia Camerini un parco giardino che è anche un percorso di vasche e piscine che alternano l'acqua di mare alle acque termali. Nel 1946 il duca Luigi Silvestro Camerini, umanista, orientalista, grande viaggiatore appassionato di botanica, scelse questa baia dove realizzare un parco e la chiamò Negombo. come una baia che lo aveva affascinato nello Sri Lanka. Nasce così il Parco Idrotermale del Negombo, con le prime palme che arrivarono in barca da Napoli. San Montano è un' insenatura accogliente e profonda, non lontana da Lacco Ameno. All'inizio degli anni Settanta, quando il rischio dell'esproprio era alto e i terreni venivano pagati pochissimo, la duchessa Adria Scaglia Camerini decise di rendere il posto accessibile ai visitatori e costruì la prima grande piscina riempita di acqua di mare.
Lottò con grande determinazione per riuscire a mandare in porto il suo piano. Il figlio, duca Paolo Fulceri, prese in mano le redini del progetto ed ebbe inizio la piantumazione. La svolta arrivò nel 1988, quando Fulceri si accorse dello sviluppo disordinato del parco. Convocò il paesaggista Ermanno Casasco, che creò un progetto che prevedeva l'abbattimento di molte piante. Fu una decisione difficile ma che, alla lunga, si è rivelata vincente. Casasco, che ha studiato a San Francisco, conosce bene le piante che si adattano ai luoghi aridi, in particolare quelle australiane. Non esitò a mischiare le essenze mediterranee a piante indiane e sudamericane, per poi potarle in modo da far passare la luce fra i rami, una tecnica usata dai giardinieri giapponesi. Sostiene che in Italia il paesaggio sia stato sempre creato dai contadini, non dagli architetti paesaggisti. Le balze che Casasco ha creato al Negombo sono armoniose disposizioni di corbezzoli, ulivi e lecci affiancati da Metrosideros. Cycas, Encephalortos e Macrozomia importate dall'Australia. L'Eucaliptus ficifolium si ricopre di fiori rossi e l'ibisco dell'isola di Norfolk, d'estate, è un trionfo di rosa fucsia. In tutta l'isola si tenta ormai di imitare lo stile così poco tradizionale ma così attraente del Negombo.