Il Cuore oltre gli ostacoli
Ischia Safari 25/26 Settembre 2022
Nonostante la coincidenza con le elezioni e il cattivo tempo che ha reso difficili i collegamenti per le isole, la quinta edizione dell’ evento pensato da Nino di Costanzo e Pasquale Palamaro è stato un successo: la cena di solidarietà ha fatto sold out e ha registrato la presenza di tutti i cuochi invitati: la voglia di vedersi è stata più forte delle avversità
Gli Ischitani sono un po’ come i montanari: hanno la testa dura. Vedere le due giorni di Ischia Safari coincidere con le elezioni non li ha smossi di un centimetro della decisione di mantenere le date. Forse, visti i sedici milioni di astenuti, qui hanno pure rischiato poco. Ma quando si è annunciata l’ allerta meteo e i trasporti per le Isole sono stati in parte annullati hanno tenuto duro. Una prova di fedeltà alla causa, mai arrendersi al primo ostacolo.
E i fatti gli hanno dato ragione: la cena di beneficenza (in milanese Charity Dinner) è stata onorata con il tutto esaurito e anche gli chef invitati sono venuti superando ogni ostacolo, da lontano e da vicino. Così Ischia Safari è diventata la metafora del comportamento del settore enogastronomico di fronte alle avversità. Due anni di Covid e le difficoltà provocate dalla guerra non hanno infatti piegato il settore lasciato in balia di se stesso dalle istituzioni che hanno diviso gli italiani fra partite Iva e dipendenti scegliendo di garantire soprattutto la seconda categoria. Nonostante questo il sistema ha retto, piano piano gli stellati hanno riaperto e mentre scriviamo si sta chiudendo una delle stagioni più incredibili e fruttuose degli ultimi anni, con un livello di fatturato che è tornato abbondantemente al di sopra dei livelli pre covid.
Il segreto di questo tenere duro è da ricercare probabilmente nel fatto che in questo settore ancora sopravvivono i valori dell’ Italia del Dopoguerra, quella della crescita a due cifre del boom economico degli anni ’60. Il valore della famiglia che rende elastica ogni impresa come la canna di bambù che resiste al vento che invece spezza la quercia. Sono infatti andate al diavolo soprattutto attività che registravano investimenti da altri settori, non abituati a perdere e poco elastici nella gestione a casa della burocratizzazione del sistema lavoro in Italia. Ma anche la ferrea disciplina che si respira nelle cucine, il rispetto delle gerarchie, la consapevolezza che solo facendo rete si può andare avanti e la capacità di capire che nel mondo globalizzato la concorrenza non è con il vicino di casa, ma fra territori diversi. Fare massa è dunque il vero segreto. Ecco perché un lavoro tutto sommato individualista vede insieme chef che in un passato recente mai si sarebbero scambiati i segreti.
E’ l’ Italia che funziona, che guarda con ottimismo al futuro nonostante tutto. Ed è questo il messaggio che viene da Ischia dopo due giornate straordinarie che resteranno nella memoria di coloro che ci hanno partecipato e che non si sono fatti intimorire dal cattivo tempo e dalle difficoltà logistiche. Questa Italia virtuosa, capace di guardare bene fuori dall’ Italia, non ha una rappresentanza politica. Non l’ha mai avuto e lo si è visto durante il Covid. Eppure è questo il riferimento a cui si dovrebbe guardare anche da altri settori che vivono depressi il presente.
La gastronomia non è solo la scienza del cibo, è anche economia, capacità di attivare la qualità, al di là del modello che si propone ed è il settore più attivo della nostra società insieme alla moda. Per questo oggi è anche quello più aggregante per fare beneficenza, sostenere i più deboli e, come nel caso di Ischia Safari, i giovani che si devono formare.
L’Impegno continuo per la formazione
L’ obiettivo della iniziativa è quello di supportare il mondo della ristorazione offrendo, con il ricavato, un periodo di formazione a studenti meritevoli del settore.
Nell’ edizione 2019 i fondi sono stati destinati agli studenti di istituti alberghieri. Un impegno che l’ associazione porterà avanti con l’ obiettivo di crescere anche nel contributo che potrà dare ai giovani studenti in formazione nelle diverse realtà regionali, non solo Ischia o Campania. Perché questo hanno esplicitamente richiesto e voluto Nino di Costanzo e Pasquale Palamaro, che il fervore ed il piacere della festa sia e rimanga al servizio dei giovani e possa rappresentare per loro un’ opportunità di crescita e confronto. Gli scopi dell’ organizzazione sono di promuovere un distretto culinario di eccellenza (Campania), stimolando il confronto con gli interpreti di altri territori sotto un’ unica bandiera, la qualità e destinare la raccolta alla formazione.