Quanti sapori sotto la serra

Quanti sapori sotto la serra

Peperoncino, zenzero e curcuma: l’ambiziosa sfida dell’Azienda Agricola Alba


È una storia antichissima quella del peperoncino, che risale al 5500 a.C., quando le popolazioni dei Maya e degli Aztechi lo veneravano come pianta sacra, dai poteri magici e curativi. Salvo poi, in tempi più recenti, venire bandito dalla Chiesa che lo bollava come “suscitatore di insani propositi”. Quando pensiamo al cornetto rosso, ci immaginiamo il sud Italia, la Calabria. Eppure, a pochi passi dal mare romagnolo Paolo Venturi, dell’Azienda Agricola Alba, associato ACEPER di Bellaria Igea Marina (Ravenna), coltiva questa pianta dalle mille varietà e colori.

“Coltivo il peperoncino ormai da anni e ho sviluppato un’esperienza unica, grazie anche alla collaborazione con alcuni dei massimi esperti nel settore”.

Sono circa duecento le specie isolate da Paolo, tra gli esemplari più particolari di piante madri selezionate per mantenere le varietà.

“Un giorno, anni fa, quando curavo il suo giardino, lo sceneggiatore Tonino Guerra, mi disse: ‘sul peperoncino puoi dire quello che vuoi, ha tantissime proprietà, ma la caratteristica maggiore è che quando lo metti a tavola fa buonumore. Vedi la gente sorridere!”

Aveva ragione.

Il vivaio dispone di diciassette serre, per un’area totale di circa 7000 mq, interamente coperte da pannelli fotovoltaici, per una potenza totale di 600 kW. C’è un progetto in atto, dove l’energia pulita prodotta dall’impianto riesce a man- tenere le serre riscaldate tutto l’anno, tramite un riscaldamento basale, così da poter rendere possibile la coltivazione, oltre che del peperoncino, anche di alcune specie che sono il vero orgoglio del vivaio: lo zenzero, la curcuma, gli agrumi e varie specie di piante tropicali.

Lo zenzero, affiancato ad una dieta sana, soprattutto se è bio, sano e fresco viene considerato un alimento benefico dalle mille proprietà, da quelle digestive a quelle antinfiammatorie e il suo consumo sta prendendo sempre più piede nel nostro paese.

Nonostante le origini tropicali di zenzero e curcuma, Paolo Venturi ha intuito l’opportunità di coltivarle in Italia. Complici i cinquant’anni di esperienza nel settore agricolo e la sua grinta, nonostante i suoi 68 anni, di cui non fa segreto, ha deciso di dedicarsi a un obiettivo sfidante lanciandosi su questo nuovo mercato. “È un progetto che mi ha fatto venire ancora la voglia di lavorare. Per me le soddisfazioni sono queste: ideare cose nuove”.

La sua passione e la continua ricerca di innovazione sono gli ingredienti più importanti del suo successo.

Il suo progetto prevede la produzione, trasformazione e la vendita di zenzero, curcuma e altre specie. L’originalità dell’azienda Agricola Alba infatti sta nella scelta della tipologia di piante sulle quali ha deciso di incentrare la propria produzione.

Oltre allo zenzero, che insieme alla curcuma viene coltivato a livello intensivo e rappresenta la coltura principale del vivaio, il progetto di Paolo si basa sulla sperimentazione di altre coltivazioni molto particolari. Complice l’incontro con alcuni paesaggisti di fama nazionale, (tra cui Ermanno Casasco) e uno dei più importanti appassionati botanici dell’isola di Ischia, il curatore del Parco Termale Negombo, Marco Castagna, è stato indirizzato verso la sperimentazione nelle sue serre, di aloe arborescens, alga spirulina e moringa oleifera. “Controlliamo tutta la filiera dei nostri prodotti, dal campo alla tavola offrendo l’esperienza della degustazione. All’interno dell’azienda abbiamo infatti predisposto una cucina che si avvale dello chef Michele Balducci; i clienti possono così assaporare i piatti a base delle produzioni dell’azienda. In questo modo vogliamo dare valore ai nostri prodotti. Poter dimostrare che riusciamo a produrre queste piante è una grande sfida e le prime soddisfazioni stanno già arrivando”. All’interno del vivaio è in programma anche un laboratorio per la trasformazione dei prodotti che verranno poi messi sul mercato. Il primo passaggio è stata la produzione di piante in vitro. “Solo così il prodotto può dichiararsi biologico. Lo zenzero non necessita di pesticidi, insetticidi o agenti chimici; è solo un discorso di ambiente”.

“La coltivazione di questa pianta dal rizoma carnoso e ramificato non è facile, soprattutto in Italia, ma grazie all’impegno dei titolari e il grande supporto dei dipendenti, siamo riusciti a perfezionare la coltura, rendendo la produzione ecosostenibile e di altissima qualità”

IL SUPPORTO DI ACEPER

“Ma per far rendere al massimo la produzione manca l’ultimo tassello del progetto: il riscaldamento basale. Le piante tropicali necessitano di caldo alla radice; è indispensabile quindi potenziare l’impianto per scaldare l’acqua piovana recuperata”.

IPOMEA DEL NEGOMBO

Dal 2011 inizia la collaborazione dell’azienda Alba con Ipomea del Negombo ad Ischia, sarà presente da allora a tutte le edizioni portando e promuovendo le collezioni di Peperoncini per la quale è famosa e impiantando anche delle cucine da campo per dimostrazioni e degustazioni dei suoi prodotti.