Re. Vitis - Light rebuild-2021

Re. Vitis - Light rebuild-2021

di A.V

Estratto dal libro

2.6.1 IL TURISMO

TURISMO MARINO

La vera attrattiva dell'isola è la sua costa e il bellissimo mare che la bagna, svariate sono le spiagge, meta turistica di molti visitatori, ma tra le più conosciute troviamo quelle che oggi sono diventate una vera fonte di guadagno. Sono diverse le motivazioni che dovrebbero convincere per partire in vista dell'isola di Ischia, e tra queste ovviamente, c'è la sua posizione ottimale. Una delle tre isole dell'arcipelago del golfo partenopeo, Ischia è la maggiore per estensione e la più vicina alla piccola Procida. L'isola verde offre numerose spiagge e la natura rigogliosa di questo meraviglioso spazio si concilia benissimo con spiagge sabbiose e scogli dirompenti. La costa, ora frastagliata e poi bianca come in un mare caraibico, non si nega proprio a nessuno.

La Spiaggia dei Maronti e delle Fumarole

View of Maronti Beach at Ischia during summer.
Photo by Giovanni Di Meglio / Unsplash

Il primo scorcio che non possiamo non osservare nella sua interezza, è certamente quello offerto dalla lunga striscia di sabbia dei Maronti e dalla sua vicina spiaggia delle Fumarole. Un unico blocco sabbioso che si espande e contrae nelle sue ritrosie montuose per circa due chilometri, offrendoci all'occorrenza sorgenti e risorse termali come Cavascura e l’ Olmitello una piccola, ma preziosa sorgente naturale. La spiaggia dei Maronti grazie alla sua ampiezza è notoriamente consigliata per un vasto pubblico. Non è difficile nuotare nel mare antistante la spiaggia, se non per una certa profondità, soprattutto quando il mare non è piatto. Ma per il resto, l'ampiezza della spiaggia, la presenza di lidi privati, una parte libera, bar, ristoranti e servizi rendono questa lingua di sabbia l'ideale per chiunque sia in vacanza a Ischia. Se poi tutto questo non dovesse bastare, aldilà della striscia di sabbia, li dove essa si ritrae, si potrà accedere direttamente alla spiaggia delle Fumarole. La spiaggia delle fumarole offre, come la vicina dei Maronti, sia una parte libera che tutta una serie di lidi. Ideale per chiunque voglia abbinare una giornata al mare ad un'esperienza alternativa.

La baia di Sorgeto

Photo by Nataliya Melnychuk / Unsplash

Nella classifica delle spiagge più belle dell'isola d'Ischia, rientra una baia che di sabbioso non ha proprio niente. Duecento scalini a scendere, fanno di questa baia incastonata nella costa isolana una vera meraviglia della natura. Le sue vasche formatesi sia naturalmente, sia a seguito del lavoro di turisti ed isolani, sono in grado di isolare l'acqua calda sorgiva creando delle piscine termali spartane e gratuite. Con la luna alta in cielo, e una notte stellata, questa baia interamente fatta di ciottoli e scogli, offre il meglio di sé, non per niente è molto apprezzata dalle coppie.

Baia di Citara

Sempre nel comune di Forio, noto per le sue spiagge numerose e non sempre affollate, troviamo la spiaggia di Citara. Una baia nota soprattutto per la presenza dei Giardini Poseidon, le terme per antonomasia dell'isola d'Ischia. Qui si trovano sia spiagge accessibili per bambini, con fondali da esplorare anche per gli appassionati di snor-keling, sia servizi quali bar, ristoranti e lidi esclusivi. Facilmente raggiungibile, la baia di Citara è inoltre ottimale per godere dell'esposizione al sole per gran parte della giornata. Infatti è proprio a Forio che il sole tramonta, scomparendo nel mare che quasi sembra golosamente mangiarne i contorni, con una visuale privilegiata proprio dalla baia di Citara.

Cava dell'Isola

In effetti, è il nome stesso a suggerire il contesto in cui si presenta questa spiaggia. La Cava dell'Isola è infatti una spiaggia a ridosso della Baia di Citara, raggiungibile dopo aver disceso la cava godendo di un contesto selvaggio ed esclusivo. Anche a causa della non facile discesa a mare, Cava dell'Isola è definita da molti "La spiaggia dei giovani". Si tratta poi di una delle ultime spiagge totalmente libere dell'Isola dIschia: qui troverete bar e ristoranti, ma non lidi privati, anche se è possibile affittare lettini e ombrelloni. Adatta per ragazzi e adulti che sanno nuotare molto bene, viste le importanti profondità, permette di godere di un fondale strabiliante. Cava dell'isola si trova sempre nel comune di Forio.

Spiaggia di San Montano

Nel comune di Lacco Ameno, li dove si festeggia la santa patrona dell'Isola d'Ischia, Santa Restituta, vi è una spiaggia nota proprio per il suo ritrovamento. La Santa infatti pare fosse giunta dall'Africa proprio a ridosso della spiaggia di San Montano ed è uso e costume locale riprodurre ogni anno l’evento in una festa che allieta da sempre il mese di maggio.

La spiaggia di San Montano è nota anche per la sua insenatura parti-colare, verdeggiante ed esclusiva. La zona libera è proprio a ridosso del parco termale del Negombo, famoso per le sue piscine e per il suo verde incontaminato. Sono presenti bar e servizi e arrivarci non è impegnativo.

I colori chiari della sabbia, unitamente al mare cristallino, fanno di San Montano una vera perla caraibica dell’isola. Ideale per famiglie grazie a un fondale non profondo, questa spiaggia mette proprio tutti d'accordo ed è probabilmente per questo la scelta migliore per concludere la lista delle cinque spiagge più belle e suggestive che caratterizzano l'isola d'Ischia.

TURISMO TERMALE

L'italia è il paese europeo che vanta il maggior numero di stabilimenti termali, soprattutto grazie alla sua particolare conformazione geolo-gica, ricca di fenomeni vulcanici. Gli stabilimenti risultano però concentrati in alcune regioni, infatti i casi di Ischia e delle Campania (114 unità), delle Terme Euganee e del Veneto (110 unità), sono strutture di piccole dimensioni, quasi sempre anche esercizi ricettivi. Essi rappresentano il punto di forza dell'economia locale, anche perché attraggono ogni anno quasi 245 mila turisti stranieri, provenienti soprattutto dalla Germania (il 43% del totale), dall'Austria (21%), dalla Svizzera (9%), dalla Corea del Sud (7%) e dalla Francia (5%). Le proprietà delle acque termali dell'isola sono ben note fin da molti secoli prima di Cristo, addirittura dai tempi degli antichi greci. Una tradizione millenaria famosa in tutta Europa e non solo.

Photo by Ovidiu / Unsplash

I benefici delle acque termali sono noti a tutti e rappresentano il benessere a 360 gradi: benessere per il corpo e per la salute, benessere per la mente e per lo spirito. Fin dai tempi rinascimentali, a seguito di un censimento di tutte le fonti termali dell'isola, i benefici delle acque di Ischia sono stati resi noti per curare alcune patologie e migliorare la condizione salutare dell'epo-ca. Questa pratica rinvigorente, se prima era riservata solamente alla classe nobiliare, dal XVII secolo viene estesa a tutta la popolazione, anche ai meno abbienti, grazie all'attività filantropica di alcuni nobili locali. È così che vennero costruiti i primi edifici termali, dando il via a un progetto di costruzione dedicato agli stabilimenti durato fino al Novecento. Negli anni Sessanta del Novecento, poi, Ischia divenne una vera e propria meta per il turismo termale, raccogliendo consensi e turisti da tutta Europa. In tali strutture vengono sfruttate le proprietà terapeutiche dei fanghi e delle acque, che trovano utile impiego nel trattamento di numerose affezioni reumatiche, dermatologiche e ginecologiche.

Le principali fonti termali dell'isola sono:

Giardini di Poseidon

I Giardini Poseidon sono il parco termale ischitano più grande di tutta l'isola. A far parte della grandissima struttura dei Giardini Poseidon ben 20 piscine, 3 delle quali di acqua marina, le cui acque termali variano per temperatura dai 28 ai 40 gradi. A completare l'offerta termale dei Giardini Poseidon, una grotta di vapore, una zona in cui alternare bagni freddi a bagni caldi (un toccasana per la circolazione) e una zona dedicata alle gambe e agli esercizi mirati vascolari. I Giardini Poseidon accolgono i visitatori non solo con le 20 piscine in cui usufruire dei benefici delle acque termali, ma anche con migliaia di metri quadrati di spiaggia, un centro SPA e ben 3 locali in cui gustare specialità gastronomiche o bevande dissetanti. E possibile inoltre passeggiare all'interno di oasi naturali, giardini e terrazze circondati da una flora rigogliosa e curati in ogni minimo dettaglio.

Parco termale del Negombo

Il parco termale Negombo è un'altra splendida meta termale dell'isola di Ischia. Anche questo parco è immerso nella natura dell'isola e affacciato sulla spiaggia privata che si perde nello splendido mare ischitano della baia di San Montano. Per quanto riguarda le acque termali, anche quelle del parco Negombo variano di temperatura. Infatti, all'interno del cosiddetto "Buco Nero", un percorso che alterna cascate di acqua e termina in una grotta di natura vulcanica, la temperatura dell'acqua è di 32 gradi. I doccioni termali denominati "Templare" offrono la possibilità di massaggi con getti d'acqua ad una temperatura di 30 gradi e sono l'ideale per alleviare i fastidi al collo e alle spalle. Ben tre vasche collegate permettono di giovare dei benefici termali di "Nesti", grazie ai benefici della riabilitazione in acqua e per godere di uno splendido panorama e per rilassare mente e corpo, una grotta di tufo con acqua termale a 32 gradi consente di alleviare i problemi alla cervicale.

A completare l'ampia offerta termale del Parco Negombo si trova un bagno turco, una grande piscina di acqua di mare, ben quattro piscine termali a diversa temperatura e un'ampia spiaggia aperta sul mare.

Parco Termale del Castiglione

Un altro splendido parco termale dell'isola di Ischia è il Castiglione, un complesso resort e SPA. Le piscine a disposizione del turista saranno ben 9, ciascuna con la propria temperatura e con caratteristiche particolari a distinguersi dalle altre. E presente un percorso termale che varia dai 32 ai 36 gradi distribuito su diverse piscine presenti all'interno del parco. Ai trattamenti termali si aggiunge la possibilità di prenotare rilassanti massaggi e tanghi, l'ideale per alleviare problemi di varia natura, nonché cure inalatorie per alleviare le patologie respiratorie.

Terme di Cavascura

Torniamo ai tempi della colonizzazione greca per risalire alle origini delle Terme di Cavascura che conobbero anche gli splendori dell'1m-pero Romano: una storia millenaria e una vera e propria tradizione dei benefici termali ischitani. Grotte, cascate e getti di acqua bollente, il tutto scavato nella roccia millenaria che riecheggia nell'eco della storia: le terme di Cavascura sono un vero e proprio salto nel tempo, arricchito di tutti i comfort e affacciata sul mare. Decidere di visitare le Terme di Cavascura significa passeggiare tra le rocce tufacee, le grotte naturali e le, altrettanto naturali, piscine di acqua termale, fonti di beneficio e benessere. Per godere ulteriormente dei benefici termali, si ha la possibilità di fare una bella sauna dopo un bagno nella vasca termale, per poi concludere il trattamento con una doccia di acqua sorgiva.

I Giardini Termali Aphrodite Apollon

I Giardini Termali Aphrodite Apollon, situati sulle colline dell'isola, fanno parte di un complesso che comprende hotel, centro benes-sere, ristoranti e la possibilità di fare numerosi sport e, ovviamente,

le terme. Fanno parte del complesso termale Aphrodite Apollon ben otto piscine con acqua termale dalle diverse temperature. A fare da cornice alle piscine termali è presente un parco dalla vegetazione curatissima e rilassante che ospita, per chi volesse usufruirne, la Active Bay, un centro dedicato alla pratica dello yoga e del pilates. Sono presenti svariate piscine termali che presentano una temperatura variabile tra i 32 e i 40 gradi.

TURISMO MONTANO

Ischia, l'isola più grande del Golfo di Napoli offre tantissimi spunti per un turismo all'insegna della natura e della sostenibilità. L'isola ha un'anima legata al mare e una legata alla montagna.

Allo scopo di riscoprire e valorizzare le straordinarie potenzialità dell'isola, di rafforzare la conoscenza del suo patrimonio geo-bio e antropologico e di incentivare l'offerta turistico - ambientale, incentrata sull'escursionismo e sulla corretta fruizione dei sentieri e della montagna, sul contatto con la natura e con il territorio, si è costituita la sottosezione isolana del CAI (Club Alpino Italiano). II Club Alpino Italiano ha fra i suoi compiti istituzionali quello di "provvedere al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine ed attrezzature alpinistiche. L'obiettivo è quello di offrire a chiunque abbia questa passione seri incentivi, a ogni interesse validi argomenti di arricchimento culturale. L'escursionismo sta diventando una pratica cultural-ricreativo-sportiva sempre più diffusa, al punto che un sempre crescente numero di turisti sono oggi attratti dalla possibilità di percorrere i sentieri e di associare a un'attività fisica salutare la scoperta di paesaggi, l'incontro con la natura, con l'etnografia, con la cultura e le tradizioni di un territorio.

I sentieri e le diverse zone dell'isola rappresentano le pagine di un libro di storia, in cui i capitoli sono costituiti dai segni quasi tutti ancora (fortunatamente) ben conservati e che ci raccontano l'evoluzione del territorio e del suo tessuto sociale. Ed è per non perdere queste storie che è necessario dare maggiore attenzione a questi luoghi. La tutela e la valorizzazione sono un compito sociale che dobbiamo a questa terra e quindi è necessario un coinvolgimento più convito di tutti.

L'antica "Via De' Carri", anche detto il sentiero dell'Allume

Il percorso parte dal antico borgo agricolo del Fango, nel comune di Lacco Ameno, dove attraverso un sentiero (oggi per la maggior parte strada carrabile) bordato di rose canine, valeriane, ginestre, mirti, eriche e lentischi, conduce fino al campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Qui i gas sono costituiti per la maggior parte da vapore acqueo, ma sono presenti anche piccole concentrazioni di altri elementi, tra i quali i solfati che danno origine all'alunite, minerale da cui poi si ricava l'allume. Nel campo fumarolico, è inoltre presente una flora caratteristica e in particolare il Pycreus Polistachios (papiro delle fumarole). L'itinerario prosegue percorrendo una mulattiera "Via de' carri", che in epoca storica era usata per trasportare l'alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è delimitato dalle tipiche murature a secco ("le Parracine"). Si prosegue, attraverso un bosco di castagni, verso valle e ci si raccorda col sentiero di collegamento che porta alla zona che era destinata alla lavorazione dell'allume. L'ultimo tratto di questa strada sterrata, per arrivare alla zona cosiddetta delle "Caulare" (le caldaie), è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sul pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era situata l'industria di lavorazione dell'allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell'alunite (le Caulare appunto). Quella meglio conservata ha un diametro di circa 5 metri e un'altezza di 1 metro. L'itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega a una strada carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall'alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. L'itinerario si conclude, sempre su strada carrabile, con l'arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita. Restando in tema fumarole, l'escursione che parte da Lacco Ameno e arriva a Casamicciola Terme percorrendo l'antica "Via De' Carri" (oggi Via Crateca) passa proprio per la fumarola di Monte Cito. Il sentiero 502, lungo circa 8 km e mezzo è percorribile in 3 ore. Durante il sentiero si ammirano vigneti, si attraversa un bosco di castagni e si incontrano esemplari del Papiro delle Fumarole, una pianta che cresce sul monte Cito dove i vapori caldissimi e il clima umido ne favoriscono la crescita.

2.6.2. L'ARTIGIANATO

Sarà perché sono sempre stati con le mani in pasta, ma gli artigiani ischitani sono maestri nel creare oggetti lavorati con una perizia incredibile: dai capolavori in ceramica, al ferro battuto, ai ricami finissi-mi, ai cestini di vimini, dalle rustiche opere in legno fino agli intarsi più elaborati. Entrare in una bottega artigianale ischitana è scoprire un mondo di paziente laboriosità. Di amore per i materiali naturali, sem-plici, locali che sotto le dita esperte di maestro artigiano prendono le forme più incantevoli e ci seducono. L'isola di Ischia pullula di artigiani. I più famosi hanno bottega, ma altri bisogna cercarli, lavorano in casa, per ammirare le loro opere bisogna conoscere l'indirizzo o imbattersi in essi in qualche mostra o fiera sull'isola.

LE CERAMICHE

Sin dall'antichità, Ischia si distingue per la creazioni di ceramiche uniche al mondo. Numerosi esempi di coppe e vasellame vario, risalenti all'epoca greco - romana, furono ritrovati nella Necropoli di Lacco Ameno e ancora se ne trovano li dov'è sommersa la città di Aenaria. Nel corso degli scavi archeologici, all'interno della baia di Cartaromana, i sub stanno, piano piano, portando alla luce la storia di una città dove la produzione di ceramica era tra le attività principali. Pare infatti che, all'interno della baia ci fosse una fonderia per argilla e creta che, una volta modellata, veniva commerciata con il resto del Mediterraneo. Tuttavia, era soprattutto a Casamicciola, grazie a giacimenti di argilla presenti a cava Fontana, cava Senigallia e cava Leccie, che venivano prodotte ceramiche di ogni tipo e fattura. Smaltate, dipinte a mano con soggetti prevalentemente ischitani, tra mare con il Castello Aragonese o il fungo e terra, tra limoni e immensi panorami, l’attività dei ceramisti continua ancora oggi a sorprendere ischitani e turisti. Gli antichi maestri ceramisti continuano il lavoro nelle loro botteghe artigiane, i figli riprendono il lavoro dei loro padri continuando quella tradizione millenaria del fare stupende ceramiche. Dalle maioliche si va allo stile primitiveggiante: vasi, ciotole dalla forma rustica, spigolosa, spesso dipinti a monocromo o con elementi naif, a manufatti elaboratissimi sia nella forma plastica che nelle decorazioni.

I fratelli Mennella a Casamicciola sono tra i laboratori più antichi dell'isola. Anche a Forio c'è una importante tradizione di ceramica, cosi come ad Ischia dove i maestri dell'artigianato producono delle bellissime maioliche stile settecento.

I CESTI DI RAFFIA

Artigianato ad Ischia non è solo ceramica, famosi sono i canestri intrecciati a mano che si producono a Campagnano; i lievissimi lavori in rafia, cappelli, cestini e contenitori che si creano nei laboratori-botteghe di Lacco Ameno, Forio, i pizzi ed ricami a tombolo a cui si dedicano le donne - sempre di Campagnano ma anche di Barano, Serrara e Fontana. I cestini di paglia, intrecciati a mano da donne e uomini del posto, vengono creati con pazienza, dando origine dei veri e propri capolavori. Questo tipico artigianato ischitano rischiava di scomparire quando. alcuni che ne detenevano l'arte, hanno iniziato a distribuirla ad altri con corsi di intreccio che hanno avuto davvero un gran successo. Era sul monte Epomeo, l'antico granaio dell'isola, dove più di un secolo fa, veniva prodotta la paglia da un tipo di grano detto "Carosella". Da li veniva portato soprattutto a Lacco Ameno dove le donne del posto iniziarono a intrecciarla proprio come usavano fare con i fili di cotone per i loro preziosi merletti. Borsette, sotto pentola, cestini e cappelli tutti rigorosamente creati a mano iniziarono a impreziosire le case degli ischitani e non solo. Col passare del tempo, la paglia è stata poi sostituita dalla rafia, ma l'effetto non cambia il risultato. Non c'è famiglia ischitana che non abbia almeno un cestino o un ventaglio intrecciato dalle mani di qualche artigiano del posto.