Sequoia Sempreverde(Sequoia semprevirens)
Sono una sequoia, uno degli alberi più grandi e antichi della Terra, originaria delle alture del Pacifico nord-occidentale. Alcuni dei miei esemplari più alti raggiungono un’altezza di 115 metri, e storicamente alcune sequoie hanno persino superato i 120 metri. Tuttavia, c’è un limite alla mia altezza, un confine che nessuno di noi può oltrepassare, ed è legato alle leggi della fisica, in particolare al modo in cui l’acqua, linfa vitale per noi alberi, riesce a risalire fino alla cima.
L’acqua, insieme all’anidride carbonica, è fondamentale per la nostra crescita. Attraverso il processo di fotosintesi, che sfrutta l’energia della luce solare, le nostre foglie assorbono l’anidride carbonica dall’aria, mentre l’acqua, che assorbiamo attraverso le radici, evapora dalle foglie stesse. Quando le cellule in superficie si asciugano, richiamano l’acqua da quelle sottostanti, formando una catena che risale fino alle nostre radici, attraverso i capillari microscopici dei nostri tronchi. Ogni millimetro di foglia ha centinaia di pori che facilitano questo scambio, e l’acqua viaggia all’interno del nostro legno come una colonna continua e sottile, sfruttando la coesione tra le molecole d’acqua.
È la forza della coesione che permette all’acqua di risalire, un po’ come se le molecole fossero piccoli magneti che si attraggono tra loro. Questa proprietà rende possibile il trasporto dell’acqua dalle radici fino alla cima, ma ha un limite. A circa 120 metri di altezza, la gravità inizia a rompere questa coesione e l’acqua non riesce più a sostenersi: le nostre cime si disidratano e muoiono. Per questo, nessuno di noi può crescere oltre i 120 metri. È la fisica stessa a dettare la nostra altezza massima.
Così, anche se siamo tra gli esseri viventi più alti del pianeta, siamo vincolati da un confine naturale. Ma non importa quanto siamo vicini a questo limite, la nostra presenza maestosa continua a raccontare una storia millenaria di resistenza e di connessione profonda con l’acqua e il sole, le nostre fonti vitali.
Al Negombo è stato introdotto da Ermanno Casasco, portato dall'America , parco di Yellowstone in sottili fette di tronco; infatti si riproduce germogliando in acqua a partire da "sottili fette" del suo tronco. Nè esiste un esemplare già grande alle spalle dell'uffico e uno più piccolo all'ingresso nel Giardino Botanico.